“Nel leggere le dichiarazioni dell’esponente di NCD Federica Chiavaroli riguardo la casa lavoro di Torre Sinello, ho avuto il dubbio che il sottosegretario di Stato avesse visitato altra struttura rispetto a quella di Vasto. Dico questo perché dire che “La casa circondariale di Vasto rappresenta un’eccellenza….” mi sembra, per usare un eufemismo, eccessivo.
Vorrei preliminarmente ricordare al sottosegretario che è in un certo senso improprio parlare di casa circondariale visto che la struttura vastese è oggi una casa lavoro.e qui si evidenziano le numerose criticità e contraddizioni già ampiamente denunciate nel passato dal sottoscritto e dal senatore Castaldi; siamo infatti di fronte ad una casa lavoro dove il lavoro non c’è!!! Gran parte delle persone presenti non sono regolarmente impegnate in attività lavorative, se non in attività domestiche all’interno dell’istituto o in sporadiche opere agricole o di pulizia spiagge. Ne deriva l’impossibilità di valutare a che punto sia il processo riabilitativo intrapreso dalle persone ospitate nella struttura.
In un tale contesto, con persone fortemente disagiate, spesso con problemi di salute sia fisica che psicologica, la Chiavaroli comprenderà quanto sia logorante per il sottodimensionato personale di polizia presente nella struttura condurre un lavoro di responsabilità connotato dal contatto quotidiano con detenuti privati della possibilità di occupare le ore della giornata attraverso piani lavorativi reali e concreti.
Per queste considerazioni credo che l’eccellenza, dichiarata dalla Chiavaroli, non alberghi nella casa lavoro di Vasto per la quale auspico maggiore attenzione rispetto ai problemi che da anni la investono e più impegno anche da parte degli esponenti del PD vastesi , che solo oggi prendono atto che l’istituto di Torre Sinello si fregia di un titolo pur sapendo che in quella struttura i detenuti non sono occupati in attività lavorative che possano definirsi tali.
Mi aspetto che il sottosegretario Chiavaroli faccia tutto quanto in suo potere al fine di accelerare l’iter burocratico autorizzatorio necessario per far si che all’interno della casa lavoro di Torre Sinello venga attivata la sartoria, che garantirebbe a tutti gli ospitati nella struttura nuovi stimoli ed una diversa prospettiva futura della propria vita.”