“Tranquillizzo tutti i professionisti della dietrologia, i maliziosi, i censori e gli spargitori di odio, che la libertà di pensiero è ancora un diritto, sino a prova contraria, e che esistono ancora persone capaci di esprimere le proprie idee senza condizionamenti e in piena autonomia, svincolate da qualsivoglia potere o interesse, in modo assolutamente leale e disinteressato, si chiama LIBERTÀ.
Pertanto, la mia analisi tecnica sull’ultimo faccia a faccia tra Maria Amato e Francesco Menna, candidati alle prossime primarie del centro sinistra a Vasto, non è in alcun modo nè attribuibile nè riferibile al pensiero del Sindaco Luciano Lapenna. Questa precisazione la devo al mio Sindaco, estraneo alla mia analisi, per il rispetto umano, politico e istituzionale che nutro nei suoi confronti.
La mia professione di analista e comunicatore politico, che svolgo da oltre dieci anni, mi porta a commentare ed analizzare la semiotica, i linguaggi e gli approcci comunicativi degli attori in gioco, locali e nazionali, in una logica che risponde solo ed esclusivamente alla mia conoscenza della materia. Francesco Menna, nell’occasione del confronto diretto con la sua rivale Maria Amato, è risultato meno incisivo e grintoso della sua competitor perché ha sbagliato approccio e modalità comunicative, punto. Se ciò non fosse avvenuto avrei detto e scritto il contrario, senza alcun tipo di pregiudizio, ma così non è stato. Cordialmente”.