E’ nota l’opposizione del M5S all’elettrodotto Villanova – Gissi. In una nota i pentastellati hanno ribadito la loro posizione: “Ennesimo triste capitolo nella storia dell’elettrodotto Villanova Gissi. Da una determina ministeriale si rileva, infatti, che la società Terna per l’inizio dei lavori avrebbe dovuto attendere la conclusione positiva dell’iter di verifica di ottemperanza . Ma i lavori sono cominciati e oramai quasi conclusi senza il via libera. Per questo adesso il Ministero annuncia che, insieme agli enti territoriali, accerterà eventuali danni ambientali derivanti dalla anticipata esecuzione delle opere”.
“E’ inconcepibile che solo oggi tutti si sveglino sulle criticità di quest’opera – afferma la consigliera regionale Sara Marcozzi – il M5S ha denunciato con numerosi atti, a cominciare dal ritrovamento della “determina-fantasma” Sorgi, un dogma, prima che il M5S entrasse in consiglio regionale, eppure bastava cercare! Abbiamo prodotto risoluzioni, interpellanze, chiesto e ottenuto consigli regionali straordinari, siamo stati accanto ai cittadini che manifestavano, presentato denunce sull’inutilità dell’opera e l’elevato rischio per i territori coinvolti e, soprattutto, sui bug normativi che hanno accompagnato l’elettrodotto dall’inizio della progettazione ad oggi. Siamo rimasti inascoltati dal Ministero, dalla Regione e dai consiglieri regionali. Oltre al danno, poi, la beffa: abbiamo assistito a querele e richieste di risarcimenti del danno milionarie avanzate da Terna a danno dei cittadini che tentavano di difendere i loro diritti e oggi, solo oggi, spunta fuori una determina Ministeriale che conferma quello che diciamo oramai da anni”.
“La classe politica che ci governa e amministra è inadatta a svolgere il ruolo che ricopre! Siamo davvero stanchi di vederci riconoscere la ragione ex post” continua la Marcozzi “Ormai l’opera è fatta, la Regione, come il Ministero avrebbero dovuto difendere le ragioni dei cittadini e non chiudere gli occhi sulla condotta di un’azienda come Terna che lavora – questo dice il Ministero – in spregio delle norme e delle prescrizioni. Il tutto nel silenzio assordante del Presidente D’Alfonso e del sottosegretario Mazzocca”.
“La fornitura di energia in questo Paese non può restare ancorata a opere così impattanti e nocive. La politica energetica di questa Regione deve fare un balzo in avanti guardando alle rinnovabili e alle fonti di energie esistenti in natura. Oggi ci troviamo a fare i conti con l’ennesimo ecomostro creato – a detta del Ministero – illegittimamente sulla nostra terra. Gli abruzzesi dovrebbero essere tutelati dalle Istituzioni, dovrebbero avere il diritto della sicurezza che chi governa guarda sempre alla migliore soluzione per il territorio e per i suoi abitanti. Questo farebbe un governo responsabile, questo farebbe il M5S al governo di questa Regione.”