“Nonostante ci fosse stata ampia condivisione per l’emendamento al DEF “salva tribunali” da noi presentato, la maggioranza ha preferito recepirlo solo in parte, eliminando la messa a disposizione di risorse finanziarie e sostituendola con un generico rinvio ad una futura valutazione”. Questo il commento del consigliere regionale Gianluca Ranieri dopo l’approvazione del Documento Economico Finanziario della Regione Abruzzo nella notte tra il 29 ed il 30 dicembre, nel quale il Movimento 5 stelle è riuscito a far introdurre il tema dei tribunali soppressi, che non era stato preso in considerazione.
“Dispiace prendere atto che anche quando una battaglia viene condivisa, perché di semplice buon senso e necessaria per il bene comune, prevalgano sempre le logiche di partito e l’interesse politico che non coincide mai con quello dei cittadini”. Sembrerebbe giusto quindi chiedersi perché chi si è espresso per la salvaguardia dei tribunali, visto che l’emendamento era stato condiviso e controfirmato da 11 consiglieri in gran parte di maggioranza, si sia poi tirato indietro nel momento in cui sarebbe stato necessario prendere posizione. Probabilmente una marcia indietro dettata da altre motivazione che prescindono il bene effettivo degli abruzzesi che non abitano nei capoluoghi di regione.
Con l’inserimento della previsione di un impegno finanziario da parte della regione, avremmo dato seguito alla D.G.R. 600/2015 che ad oggi è lettera morta (e sono passati quasi 6 mesi), ponendo basi concrete per garantire quel diritto di equo accesso alla giustizia di cui tutti sanno riempirsi la bocca, ma che nei fatti sarà compresso dalla soppressione dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. “In ogni caso”, conclude Ranieri, “noi continueremo a vigilare e ad operare perché la Regione faccia quanto necessario per porre in essere misure efficaci che vadano oltre le mere dichiarazioni di principio”.