La Procura presso il Tribunale di Vasto ha aperto un’inchiesta sull’organizzazione degli spettacoli estivi tenutisi a Vasto nel 2013 e finanziati dal Comune. Due gli indagati . Sotto la lente degli inquirenti una delibera di giunta del 1° luglio 2013, che portò all’approvazione del progetto di una società e al relativo stanziamento di 170000 euro. L’affidamento di numerosi spettacoli del palinsesto 2013 ad un’unica società col metodo dell’affidamento diretto, e non tramite appalto, suscitò già al momento vivaci polemiche da parte delle società concorrenti, tenuto conto che la normativa di settore prevede l’affidamento diretto per un importo massimo di 40000 euro, oltre il quale è d’obbligo la gara d’appalto. L’indagine, che ha visto finora il sequestro di numerosi documenti relativi ad eventi e spettacoli finanziati dal Comune, e non soltanto nel 2013, che saranno passati al vaglio degli inquirenti, vedrebbe per ora 2 ipotesi di reato: abuso in atti d’ufficio e frode in pubbliche forniture. Da parte dell’amministrazione comunale non si sono fatte attendere le prese di posizione: per Vincenzo Sputore, vice sindaco e titolare della delega al Turismo, settore su cui si concentra l’attenzione degli investigatori, gli atti amministrativi sono stati compiuti rispettando la legalità ma anche i principi di trasparenza ed economicità, portando tra l’altro ad un notevole risparmio nel 2013 rispetto all’anno precedente. Per Sputore, quindi, “siamo tranquilli”. Secondo una fonte interna al Comune, inoltre, “Il limite dei 40000 euro può essere superato nei contratti artistici”. Vedremo gli ulteriori sviluppi della vicenda. Certo è che una vicenda come questa, a meno che la cosa si concluda in tempi brevi per manifesta insussistenza dei reati ipotizzati, non depone a favore dell’amministrazione uscente, a poco più di 6 mesi dalle prossime elezioni amministrative.
