Le imminenti primarie del PD vastese sono senza dubbio un evento politico destinato ad incidere in maniera decisiva sulle elezioni amministrative del 2016. E’ qui che sarà scelto, infatti, il candidato sindaco del PD o – qualora le primarie dovessero riguardare l’intera maggioranza di governo, o per lo meno una parte di questa – della coalizione di centrosinistra al completo, o quasi . Allo stato attuale c’è un unico candidato certo e, sui possibili altri (Giuseppe Forte? Vincenzo Sputore? Francesco Menna? Qualcun altro?) circolano diverse voci, più o meno fondate. E’ cosa certa che dallo svolgimento delle primarie non soltanto si delineerà nei dettagli lo schieramento di centrosinistra e chi ne sarà alla guida, o per lo meno chi sarà alla guida del PD nell’ipotesi che gli altri partiti dello schieramento di governo presentino una o più candidature autonome al primo turno delle prossime elezioni amministrative, ma verranno altresì fuori delle utili indicazioni riguardo la strategia che il principale partito di maggioranza intende seguire a riguardo. Per intenderci: se dovesse venirne fuori un candidato debole e poco rappresentativo questo potrebbe portare a 2 ipotesi: o una sorta di gioco al massacro (elettorale) oppure un disegno – concertato tra di loro o meno – dei pezzi da 90 del partito. Nel primo caso avremmo a che fare con una strategia portata avanti dai candidati principali che, pur di bloccare i rispettivi, “veri” avversari interni, arrivano ad appoggiare personaggi secondari, pur di sbarrarsi la strada a vicenda. Questa ipotesi è francamente poco probabile. Nel secondo caso, invece, i notabili del partito, ritenendo le prossime amministrative a rischio, decidono di “tirare i remi in barca” e di non correre il rischio di “bruciarsi” nel 2016, per poter poi puntare ad altre competizioni elettorali (regionali? politiche?) dove evidentemente costoro ritengono di avere maggiori chances. Di qui la ricerca dell’utile idiota da destinare all’imminente confronto elettorale. In caso di vittoria, tra l’altro, costui dovrebbe comunque garantire, per gratitudine e soprattutto per l’appoggio di cui avrebbe bisogno per governare, il proprio sostegno ai big del partito impegnati nelle successive tornate elettorali, e quindi possiamo dire che in questo caso “vincono tutti”; in caso di sconfitta invece, l’unico che rimarrebbe fuori dai giochi sarebbe lui, e quindi perderebbe da solo. Se, viceversa, dalle primarie dovesse uscire un candidato fortemente rappresentativo e con un ampio consenso, questo sarebbe indicatore della volontà del PD vastese, o per lo meno di ampia parte di questo, di volersela giocare sul serio, ritenendo di avere ottime possibilità di farcela. A questo punto gli altri aspiranti sindaci, soprattutto Massimo Desiati, allo stato attuale l’unico avversario dell’amministrazione uscente in grado di farcela, sarebbero avvisati…..
