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“LE BRIGATE GERONTOCIDE”: IL NUOVO ROMANZO DI MAURIZIO VICOLI DEDICATO AI NATI DAL 1948 AL 1973, GENERAZIONE VESSATA DALL’EGOISMO, DAI CAPRICCI E DAL DECADIMENTO DI GENITORI FINANCHE ULTRA-CENTENARI

Giallo-sociale. Il genere prediletto da Vicoli. 

E’ uscito dalle stampe l’ultimo romanzo giallo di Maurizio Vicoli, dal titolo: “Le Brigate gerontocide”.

Come è caratteristica di tutti i suoi romanzi gialli, anche quest’ultimo è un pretesto per parlare di temi sociali che stanno a cuore all’autore.

Se nei due romanzi su Gigi Riva gli anni Settanta servivano per mettere in luce le conquiste dei movimenti sessantottini sul piano sociale e dei diritti civili, con un paragone con la situazione attuale in cui quei diritti, lentamente ma progressivamente, vengono ridimensionati; se nell’opera “2037: Processo a Leopardi e nascita della vera Europa Unita” siamo di fronte ad un romanzo giallo distopico in cui si immagina un’Europa distrutta da nuovi nazionalismi ed un ritorno in Italia di un governo autocratico e reazionario condizionato dal fanatismo religioso che riporta il Belpaese indietro di un secolo; con le “Brigate gerontocide” l’autore affronta, anche in modo provocatorio, il problema della Quarta età, vale a dire quell’età che va dagli ottant’anni in su.

Un romanzo provocatorio per spingere ad una attenta riflessione.

All’interno di un contesto giallo, l’opera mette in risalto il dramma degli anziani e dei loro figli  invitando tutti, dalla politica alla religione, ad una seria e attenta riflessione che non può non portare al tema dell’eutanasia. Infatti un’intera generazione, quella che l’autore chiama Wellbeing generation, Generazione del benessere vale a dire i nati dal 1948 al 1973, si trova oggi alle prese con il problema di dover assistere e preoccuparsi di genitori finanche ultra-centenari.

Così, attraverso il dialogo tra il giovane ispettore Melis e suo nonno, il vecchio commissario che aveva risolto il caso del rapimento di Gigi Riva e del suo azzoppamento, due generazioni si confrontano sul senso della vita e della vecchiaia fino al dialogo finale con la… 

La trama.  Un folle progetto per lo sterminio di tutti gli ultra-ottantenni. Uno spietato disegno per affrancarne i figli. Un atroce piano a favore di natalità, giovani e ambiente. Queste sono le Brigate geremitiche, rinominate dalla polizia “geronticide”.

L’organizzazione presto farà numerosi proseliti in Italia e in Europa grazie ad argomentazioni che, nella loro follia, sembrano essere sostenute da solide basi razionali raccolte in un manifesto programmatico e di proselitismo come appare dal loro comunicato n. 1:

L’anziano è un parassita che sottrae al bilancio statale 350 miliardi di euro l’anno che sarebbero indispensabili alla transizione ecologica e alle politiche occupazionali; […] L’allungamento della vita finisce poi per ritorcersi contro lo stesso anziano il cui quadro complessivo di salute è fatalmente destinato a peggiorare con l’avanzamento dell’età. Così le Brigate Geremitiche assolvono al compito che gli uomini, con i loro farmaci, le loro invenzioni e scoperte, non permettono più alla Natura di svolgere. Riconquista la tua libertà di uomo e di donna, unendoti a noi in questa battaglia di civiltà al di là di ogni ipocrisia religiosa e moralistica.  

Sulla loro strada, però, trovano un giovane ispettore di polizia di origini sarde trasferito nell’autunno del 2022 a Castelmezzano per motivi disciplinari. Ed è proprio nel cuore delle Dolomiti lucane che iniziano i primi ripetuti attentati ai danni degli anziani residenti nella grande RSA del paese. 

Ringraziamenti

L’autore, oltre a ringraziare il Sindaco di Catelmezzano Nicola Valluzzi e l’assessore Lorenzo Palazzo,  ringrazia in particolar modo Mimmo Sammartino, giornalista e scrittore, che ha curato la prefazione al  libro. Sammartino, da lucano e prima di Vicoli, si è dedicato, tra le tantissime pubblicazioni a carattere nazionale, anche all’etnografia di Castelmezzano. Infatti col suo racconto “Vito ballava con le streghe” ha dato luogo ad una passeggiata letteraria (“Il percorso delle sette pietre”) su un sentiero di due chilometri che collega i paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa, nelle Dolomiti Lucane, dove è ambientato il giallo-sociale dell’autore vastese.

Dati bibliografici:

Autore:  Maurizio Vicoli

Titolo:  Le brigate gerentocide: la prima indagine dell’ispettore Melis

Casa editrice:  Il Torcoliere

Prezzo promozionale:  € 10,00

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